Chi mi conosce lo sa, ho passato un brutto
periodo. Mi sono trovato con moglie e bimbo di neanche due anni senza
una casa. La solita approssimazione, le solite promesse non mantenute,
il solito modo tutto italiano di comportarsi mi hanno messo in seria
difficoltà.
Casa venduta, casa nuova non consegnata.
Tra le cose più importanti che ho spostato di casa in casa
c'è il mio impianto hi-fi e la mia collezione di dischi. Traslocare mp3 è
meraviglioso, traslocare cd è semplice, traslocare ingombranti e
delicati dischi in vinile un attimo più faticoso.
Sabato, finalmente, ho rimontato l'impianto hi-fi. Mi sono
costruito il mobile utilizzando dei pannelli in legno da ripostiglio
verniciati in blu. Il colore è venuto un po' troppo scuro rispetto
all'idea originale, ma pazienza. L'idea era di fare un mobile aperto,
comodo per i cablaggi e flessibile all'uso. Che valorizzasse l'estetica dell'hi-fi.
Il
mio impianto hi-fi, del resto, è minimalista. Nero, un amplificatore
a due canali, un giradischi. Basta e avanza così. E mi piace così.
All'amplificatore sono poi collegati il lettore dvd che funge anche da
lettore cd, l'iPod e il lettore multimediale. Poi ci sono due splendide
casse. Basta, non mi serve altro.
Sabato, dopo averlo montato, ho messo su un vinile. Blu, come il mobile. E ho cominciato a sorridere.
Mi dispiace per la tecnologia e per la comodità, ma ascoltare dischi in vinile è tutta un'altra cosa.
Lo
dico sempre, il vinile necessita di attenzione, il supporto è delicato.
In più un vinile non dura molto e obbliga ad una pausa per girare il
disco.
Un disco in vinile finisce un attimo prima che
subentri la noia. E il suono, seppur con qualche gracchiata di troppo è
molto più bello.
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