venerdì 18 ottobre 2013

Oggi è una così bella giornata ed io vorrei che tu tornassi a casa per cena

Ci sono mattine che ti svegli male. Basta un niente e sei nervoso. Non trovare una cosa, il bambino che fa la cacca quando sei sulla porta pronto ad uscire, qualcosa che ti si rovescia all'improvviso obbligandoti ad un fuoriprogramma.
Ci sono mattine così e la mattina è un momento della giornata tutto particolare, ricco di frenesia, routine e ingranaggi ben oliati.
E basta poco per essere maleducati, rispondere male, magari a qualcuno che ricambia i tuoi sentimenti.
Poi esci di casa e ti capita di vedere un incidente stradale. Lui è a terra, l'ambulanza non è ancora arrivata, le gambe hanno quell'angolo strano che hanno i manichini dei crash test, quell'angolo che ti fa intuire che il peggio potrebbe essere accaduto.
Ti si gela un attimo il sangue, mentre superi il luogo dell'incidente e non vuoi guardare, perchè basta un dettaglio in più a confermare l'irreparabile. Ti accorgi solo che è un uomo, vestito da lavoro.
E ti immagini che sarà uscito di casa, ha salutato la moglie, i figli e poi ha preso il suo scooter per andare al lavoro. Lo immagini sereno, al contrario di te che stamattina per un niente hai dato di matto. Tu dovrai rientrare a casa e magari scusarti per i tuoi modi, lui probabilmente non rientrerà più e non sai come e chi avviserà la sua famiglia.
Ti senti stupido e tanto, dopo questa riflessione e cerchi di promettere a te stesso, come hai già fatto mille altre volte, di comportarti diversamente.
Da stasera, da domani, dalla settimana prossima.
Con la speranza di tornare a casa per cena.

Le case vuote puzzano di marcio e di sconfitta - cambiare casa parte seconda

Quando chiudi la porta di casa e sai che sarà l'ultima volta vieni percorso da un brivido. La casa dentro è vuota, per terra è rimasta la polvere, sui muri ci sono i buchi fatti per le mensole o per appendere i quadri. Sul parquet, come disegnate, le sagome dei mobili. Di colpo scacci i bei ricordi, li richiudi nell'ultima scatola da traslocare e l'appoggi in quell'angolo ben protetto del tuo cuore, pronto ad aprirla quando vorrai.
Scendendo le scale speri di non incontrare nessuno, perchè non hai voglia di parlare con nessuno. Pensi allora a tutte le cose che hai dovuto subire in 6 anni e che ti han fatto stare male.
Tipo quella volta che nel giardino sotto la camera da letto cantava una bambina ed erano le 5.40 del mattino. E ci hai provato con gentilezza a far capire al padre che poteva dare fastidio, ma quello ti ha risposto che altrimenti avrebbe cantato in casa e avrebbe svegliato la moglie e l'altra figlia.
Oppure quella volta che alla due di notte tremò il soffitto e non era un terremoto ma il vicino che, il giorno dopo, ti disse che il suo figlio aveva vomitato e che lui, in questi casi, non si cura dei vicini.
O ancora, quella sera che hai trovato due pezzi di pizza sul balcone ed erano stati i bambini del piano di sotto, con le madri che sorridendo ti dicono che son bambini.
O un giovedi notte con la musica del vicino a volume folle e tu che bussi sul muro e ti senti un vaffanculo. Solo perchè vuoi dormire di giovedi notte.
Per non parlare del locale pattumiera, con la raccolta differenziata assolutamente casuale, come quella volta che un vicino buttò nella plastica il paraurti della sua auto oppure di quelli che appoggiano la propria pattumiera sopra il bidone, in modo da rendere impossibile l'utilizzo del bidone stesso.
Tanti ricordi ti attraversano mentre scendi le scale sperando di non incontrare nessuno. Ti stai godendo per la prima volta quelli brutti, sicuro di non riviverli almeno per un po'. 
Quando arrivi al portone e lo varchi per l'ultima volta li lasci proprio li, sulle scale. L'ultima scatola da traslocare, ben protetta nel tuo cuore, è quella dei ricordi belli.


Valerio Evangelisti - Il mistero dell'inquisitore Eymerich

Amo molto la musica dei Pink Floyd. Credo che alcuni dei loro dischi sono proprio i dischi che ho ascoltato di più. Comprati in vinile, poi in cd, poi scaricati, poi ancora ricomprati. Come tutti i grandi gruppi qualche disco sbagliato l'han fatto anche loro, sia chiaro. In particolare, anche se brutti brutti non sono, gli ultimi A Momentary Lapse of Reason e The Division Bell sono dischi che nulla aggiungono alla fama dei PF, ricalcando qua e la con poca fantasia i loro tratti caratteristici.
Ho letto tutti i libri della saga dell'inquisitore Eymerich e questo l'ho letto davvero a fatica. L'inquisitore fa sempre le solite cose, intollerante, sociopatico, macchiavellico, ma senza mai brillare. La storia è debole tanto che, al contrario di quanto per me avviene di solito, ho preferito la parte di racconto ambientata nel futuro.
Insomma, su dieci libri dell'inquisitore questo è quello che mi è piaciuto meno. Un po' come alcuni dischi dei Pink Floyd.

giovedì 10 ottobre 2013

Massimo Volume - Aspettando i Barbari



Poi ascolti un disco come questo e ti metti in pace col mondo.