lunedì 28 gennaio 2013

Ebook vs libro - Una riflessione scontata

Nonostante io sia abbastanza un feticista del formato libro, non sono un integralista della carta. Come per altri supporti, amo l'oggetto in se (il disco, il libro) ma posso farne anche a meno.

Stamattina, per caso, ho trovato in rete tre archivi .rar contenenti ben 184 libri in vari formati. Li ho scaricati per curiosità, non avendo ancora un ebook reader. Leggo una media di 20 libri l'anno e, mi interessassero tutti questi libri, sarei a posto per almeno 9 anni pieni. Interessante penso.

Anni fa subii anche io il fascino del download compulsivo, scaricando musica che non ho mai ascoltato o che ho dimenticato subito dopo un unico ascolto. Persi anche passione per la musica e la cosa mi dette molto fastidio. Il rimedio fu tornare ad ascoltare vinile, un supporto antico ma ancora valido che ha ridato, a me come ad altre persone, il piacere di ascoltare musica.

Meno musica, maggiore attenzione nell'ascolto, piacere tattile. Cose trite e ritrite quindi.

Inutile negare che il mercato discografico è peggiorato, sia a livello di vendite (si vende meno) sia a livello di produzione (si produce di più, non importa che cosa), mettendo in circolo parecchia musica di bassa qualità.

Fare un parallelo con il mondo editoriale è inevitabile. Se posso scaricare in 5 minuti quasi 200 libri che mai leggerò, se la pirateria avrà il sopravvento sulle vendite legali, se produrre ebook diventerà un fatto scontato e le case editrici perderanno il loro valore e la loro utilità, probabilmente quanto successo con la musica si ripeterà.

Leggeremo forse di più, ma senza filtri leggeremo più cose pessime.

Spenderemo più soldi per l'hardware e meno per i libri.

Ci ritroveremo un giorno a comprare di nuovo libri, leggendo meno, dedicando maggiore attenzione alla lettura e ritrovando il piacere tattile. E anche perchè le nostre case senza libri ci sembreranno più brutte. Esattamente quanto è successo per i dischi.

Un'ultima cosa. C'è una differenza tra mondo musicale e mondo editoriale. Mentre la musica fuori dalle mura di casa è un fatto molto privato, legato all'utilizzo di cuffie ed auricolari, leggere un libro in pubblico, chessò in metropolitana, lo trovo molto  identificativo per il solo fatto che si vede quello che stai leggendo.  E io amo sbirciare i libri altrui.

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