mercoledì 13 giugno 2012

Con il sole, i Verme nelle orecchie e un pc.

Poi ci sono giorni come questo, in cui salirei su un aereo a caso tra quelli di diretti a Berlino, Lisbona, Praga o Parigi. Con un bagaglio leggerissimo che tanto uno spazzolino e una ciabatta si trovano quasi dapperutto. Con un iPod, un libro, una guida turistica di quelle che piacciono a me. Mi piacerebbe trovare una giornata di sole, di quelle non caldissime e con un po' d'arietta. Proprio come quella di oggi a Milano. E girare a caso, guardando più la gente che i monumenti. Cercherei il solito negozio di dischi, perchè ovunque vado cerco sempre un negozio di dischi. E una libreria, anche se poi non compro mai niente. Sono entrato in negozi di dischi o in librerie in tutte le città in cui sono stato, tranne Roma. Berrei un caffè da Starbucks, non perchè il caffè è buono ma perchè mi piace l'ambiente. Un pranzo veloce, una cena più rilassata. Una birra, dopocena, alla spina, di quelle che al primo sorso ti rimane sempre un po' di schiuma sulle labbra. Manderei qualche sms, perchè in tempi di social network sono diventati un gesto intimo, a volte anche molto bello. Vagherei un po' la sera e poi mi rifugerei nell'albergo, scelto a caso triangolando il prezzo, la recensione su tripadvisor e la posizione. Accenderei la tele se c'è, ma solo per una manciata di minuti. E andrei a dormire. Invece oggi sono in ufficio, ho dormito poco e stasera ripeterò la stessa strada di tutti i giorni per tornare a casa. Per fortuna che i sorrisi, a casa, non mancheranno.

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