lunedì 19 marzo 2012

Ironici outing e involontarie riflessioni nel giorno della festa del papà

Qualche giorno fa mio fratello, sul suo blog, ha fatto un ironico outing. Raccontando ai suoi lettori che non ama il calcio, che apprezza i film romantici e anche, brividi, ascoltare musica orribile dal pubblico prettamente femminile. In pratica ci ha detto di essere gay.
Questa sua inaspettata dichiarazione mi ha fatto pensare molto. E mi ha fatto pensare molto al nostro vecchio padre. Perchè? Perchè il babbo, come lo chiamiamo noi, non si è mai interessato di calcio e questa cosa, pur rendendoci un poco emarginati, ci ha salvato da tutta quella deriva etero-omofobica fatta di moviole, gazzette, odio e commenti da bar. Negandoci il calcio ci ha aperto gli occhi su mille altre cose. Per cui ben vengano i film romantici e anche (lo dico a denti stretti) la musica della Pausini. E ben venga soprattutto tutta quella curiosità che ci ha regalato. Siamo stati appassionati di astronomia, di informatica, di musica, di cinema, di motociclette, di fotografia. Di hockey su ghiaccio, anche. E tutto questo grazie al babbo. Che da piccoli non ci ha assillati con il calcio lasciandoci disponibile un mondo. Per cui oggi, che è la festa del papà, io omaggio mio padre così. E ringrazio mio fratello per avermi offerto questo spunto di riflessione.
Comunque no, mio fratello non è gay.

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